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Sedicenne stuprata a Capodanno: chiesto il processo per altri due ragazzi

La procura di Roma ha chiesto il processo per due ragazzi accusati di aver violentato una minore in una villa di Primavalle a Capodanno 2020. Per l’unico imputato finora sono stati chiesti 12 anni.
A cura di Natascia Grbic
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La procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per altri due ragazzi accusati di aver stuprato una minore di sedici anni a Capodanno 2020. La violenza è avvenuta all'interno di una villetta di Primavalle, dove due gruppi di giovani si erano incontrati per festeggiare insieme l'arrivo del nuovo anno. Ed è qui che Sara (il nome è ovviamente di fantasia per tutelare la vittima, ndr) è stata abusata da diversi ragazzi mentre non era in grado di intendere e di volere. A processo, finora, è finito solo un ragazzo: Patrizio Ranieri, per il quale la procura ha chiesto dodici anni di carcere. Adesso altri due ragazzi potrebbero finire a processo. Non solo: a gennaio si aprirà un altro procedimento, sempre per violenza sessuale, nei confronti di due ragazzi e una ragazza che all'epoca dei fatti erano minorenni. Per altri tre, invece, è stato chiesto il rinvio a giudizio con l'accusa di aver portato la droga alla festa.

I fatti sono avvenuti a gennaio 2020 in una villa nel quartiere di Primavalle, a Roma. La vittima era arrivata alla festa con delle amiche, ma le cose sono ben presto degenerate. In quella casa giravano ogni sorta di droga e alcolico, secondo l'accusa portati appositamente per provare a stordire le ragazze presenti. Dopo poco, Sara ha cominciato a perdere lucidità: è a quel punto che, in base a quanto ricostruito dalle indagini, diversi ragazzi presenti alla festa hanno cominciato ad abusare di lei. Nessuno dei suoi amici l'ha aiutata: anche quando era svenuta, e alcuni continuavano a insultarla e denigrarla non è stato mosso un dito. Quando ha espresso la volontà di denunciare, in molti l'hanno non solo abbandonata, ma anche minacciata. Oggi Sara vive fuori dall'Italia: per diverso tempo è stata seguita psicologicamente per superare il trauma di quanto le è accaduto. Più volte ha dichiarato di non volersi arrendere e di volere giustizia per quanto le è accaduto.

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